Hai presente quando ti rendi conto di aver bisogno di una pausa da tutti e da tutto? Ho sempre aspettato le ferie di qualcun altro per partire e fare un week-end in compagnia o una vacanza, ma questa volta non è andata così: era giovedì 13 luglio quando mi sono detta “Questo week-end non ho matrimoni e fa così caldo che non me ne sto a casa. Ora guardo booking.com e cerco un hotel per staccare la spina e rilassarmi.”
Fu così che decisi di partire la mattina seguente per Cortina D’Ampezzo.
L’inizio del mio primo viaggio da sola
Causa il breve tempo di organizzazione non avevo programmato nulla. Avevo dato un’occhiata a Google maps cercando cosa ci potesse essere di interessante da vedere accanto al mio hotel quando vidi le Cascate di Fanes. Quindi, ho acceso la musica, ho iniziato a cantare e a seguire le indicazioni per le Cascate di Fanes nel Parco Naturale delle Dolomiti.
Prima tappa: Belvedere sulle Cascate di Fanes
Dopo quasi 3 ore di viaggio sono arrivata e ho parcheggiato precisamente qui e mi sono incamminata verso il sentiero numero 10, quello più facile. Non sono esperta nei cammini di montagna e non ho voluto, a maggior ragione essendo da sola, rischiare di rovinarmi il week-end esagerando e addentrandomi in percorsi sconosciuti e difficili.
Si arriva al punto panoramico Belvedere sulle Cascate di Fanes dopo circa 1 ora di passeggiata tranquilla. Il sentiero è davvero molto bello e piacevole. Sono stata fortunata a non trovare molte persone e posso dire di essermi goduta a pieno la pace e il suono rilassante della natura.
Volendo si può proseguire per il percorso che da facile diventa di difficoltà media per arrivare poi alla ferrata delle cascate. Per percorrerlo in modo adeguato serve essere attrezzati e io ho preferito non proseguire.
Partenza: Parcheggio centro visitatori parco (clicca qui per le indicazioni)
Difficoltà: facile
Dislivello: 249 m
Lunghezza complessiva: 7 km
Durata complessiva: 4 ore
Periodo consigliato: primavera
Al ritorno si percorre la stessa strada. Dopo la lunga passeggiata la fame ha iniziato a farsi sentire così ho deciso di pranzare alla Baita Spiaggia Verde dove ho gustato degli gnocchi con ragù di cinghiale e una deliziosa birra fresca.
Nel prato di fronte alla baita ci sono delle sdraio dove è possibile rilassarsi dopo pranzo e ho deciso di continuare la lettura del mio libro proprio lì, tra una pennichella e l’altra e indossando e togliendo la felpa perché si sa: in montagna al sole fa caldo ma appena arriva una nuvola meglio coprirsi!
Al calar del sole, dopo la giornata intensa, ho iniziato a sentirmi stanca e ho quindi raggiunto l’hotel del mio pernottamento: il B&B Hotel Passo Tre Croci Cortina, in una posizione comoda per il percorso che avrei affrontato il giorno successivo: il lago di Sorapis.
Seconda tappa: Lago di Sorapis
Sabato 15 luglio, mi sono svegliata agitata perché le informazioni che avevo letto online sul percorso che avrei dovuto affrontare per raggiungere il lago di Sorapis non promettevano bene per una montanara da città come sono io!
Se mi segui nel mio profilo Instagram avrai visto la storia dove chiedevo consigli e pareri alla mia community e devo dire che le risposte che ho ricevuto non erano tutte rassicuranti: ANZI!
Ho capito che un percorso considerato “medio” viene molte volte snobbato da chi è cresciuto con pane e passeggiate in montagna, mentre per chi come me è alle prime avventure raggiungere il lago di Sorapis è sicuramente una bella sfida! Se non soffri di vertigini puoi farcela, ma solo con le scarpe da trekking: non pensare di andare in ciabatte o con sneaker da passeggiata in centro città. C’è chi ce la fa anche con questo abbigliamento ma io ve lo sconsiglio!
Il percorso che ho fatto è il numero 215, il più semplice. Per raggiungerlo, se alloggi nel mio stesso hotel, non dovrai neanche preoccuparti di dove parcheggiare la macchina perché è proprio da qui che si parte! In caso contrario troverai parcheggio accanto a questa posizione o lungo la strada.
Partenza: Passo Tre Croci
Difficoltà: facile a media
Dislivello: 300 m
Lunghezza complessiva: 11 km
L’altezza massima: 1.926
Durata: circa 2 ore all’andata e 2 ore al ritorno.
Periodo consigliato: da giugno a settembre
Il percorso inizia in piano diventando sempre più difficile. In alcuni tratti infatti ho affrontato scalette metalliche e parti con cavi metallici di supporto.
Vi assicuro che per me questo percorso è stata una sfida personale che ho voluto affrontare e che mi ha permesso di mettermi alla prova rendendomi orgogliosa di me stessa: arrivare in cima e godere di questo splendido panorama è appagante e mi ha lasciato a bocca aperta.
Il colore azzurro intenso che rende il lago di Sorapis uno dei luoghi più affascinanti delle Dolomiti è dovuto alle polveri delle rocce del ghiacciaio da cui ha origine. Queste infatti si depositano sul fondo regalando questa colorazione che lo rende davvero mozzafiato.
Per un’oretta mi sono fermata nel piccolo prato che costeggia il lago, sdraiata sotto il sole della montagna. Ho poi pranzato con un panino con la salsiccia al Rifugio Vandelli e ovviamente bevuto una buona birra fresca godendomi il panorama a 1926 mt.
Ho percorso il ritorno nello stesso sentiero dell’andata, un po’ più tranquilla perché sapevo già cosa mi sarebbe aspettato .
Una volta tornata in Hotel, mi sono preparata per andare a cena al Ristorante Lago Scin. Qui ho gustato un risotto ai finferli e taleggio e una tartare di cervo affumicato con rosmarino e ginepro. Delizioso!
Terzo e ultimo giorno del mio viaggio in solitaria
Domenica 16 luglio è stato il mio ultimo giorno tra le Dolomiti Bellunesi.
Non avevo programmato niente perché non sapevo come mi sarei svegliata dopo la fatica del giorno prima. Non avendo particolari dolori (fortunatamente andare in palestra 3 volte a settimana negli ultimi 4 mesi mi ha aiutato e non poco), ho deciso di fare il check-out al B&B Hotel Passo Tre Croci e di dare un’occhiata online per prendere ispirazione sulla mia prossima escursione.
Diversi blog di escursionisti parlano del percorso “5 Torri di Cortina d’Ampezzo” e, una volta lette alcune informazioni a riguardo, ho deciso di impostare il navigatore per la mia prossima escursione! Direzione: il sentiero che era indicato con partenza dalla Baita Bai de Dones lungo la strada per il Passo Falzarego. Se non avete voglia di camminare potete raggiungere le 5 Torri anche in seggiovia, altrimenti il percorso più semplice è il numero 425.
Preparato lo zaino e le scarpe da trekking mi introduco nel sentiero. All’inizio si cammina lungo un bosco di larici e abeti rossi. Dopo circa 45 minuti di sali e scendi si arriva a una strada asfaltata: l’ultima fatica prima di arrivare in cima al Rifugio 5 Torri! Questa è una tappa intermedia dove si può bere la prima birra e riposarsi prima di riprendere il cammino e dirigersi verso il rifugio Scoiattoli, proprio di fronte alle 5 Torri e punto di arrivo della seggiovia.
Il paesaggio è davvero mozzafiato. Si può definire questo percorso di difficoltà facile/media ma sicuramente non c’è da temere per la propria vita! Infatti non si trovano punti esposti o burroni che fanno temere di guardare giù.
Arrivata al rifugio Scoiattoli, non ho potuto rinunciare al pranzo con i canederli: è d’obbligo! Dopo una piccola pausa mi sono incamminata nel percorso attorno alle Torri dove si può ammirare un museo all’aperto dedicato alla Grande guerra.
Per il ritorno ho seguito lo stesso percorso: dal rifugio Scoiattoli mi sono diretta verso il rifugio 5 Torri per poi proseguire lungo il sentiero 425.
Partenza: Baita Bai de Dones
Difficoltà: facile
Dislivello: 360 m
Lunghezza complessiva: 10 km
L’altezza massima: 2255 m
Durata complessiva: 4 ore
Periodo consigliato: tutto l’anno
Un’esperienza da rifare
Devo dire che questo week-end in solitaria mi ha fatto proprio bene! Sono uscita dalla mia comfort zone e ho rivalutato la montagna, meta che, fino ad ora, non ho preso molto in considerazione durante l’estate ma che valuterò più volentieri data la pace e le piacevoli temperature che ti permettono di dire: che beo!
Qualche informazione utile in più sull’hotel
Ho scelto di alloggiare al B&B Hotel Passo Tre Croci Cortina perché, oltre alle recensioni positive lette online, si è rivelato comodo per molte escursioni. Infatti, prima di partire non avevo programmato nulla, ma di una cosa ero certa: fare l’escursione al lago di Sorapis e la posizione di partenza per il sentiero 215 è proprio da questo hotel.
Mi sono trovata molto bene: lo staff molto gentile e disponibile, le camere pulite, moderne e silenziose. La colazione è a buffet servito dal loro personale, con una grande varietà di scelta dolce e salata e con molti pasticcini fatti da loro. Ho scelto la camera singola superior per avere il letto matrimoniale francese: se volete vedere il room tour, vi lascio il video qui sotto:
@lucilladalpozzo Al b&b hotel Passo Tre Croci Cortina sono stata proprio bene! L’hotel è il punto di riferimento per il sentiero del Lago di Sorapis infatti nelle guide online viene consigliata proprio da qui la partenza per il lago famoso per il suo colore azzurro intenso. Io ho scelto la camera single superior per avere il letto matrimoniale francese. Pulizia 10 Colazione 8 Staff 10 Posizione 10 #cortinadampezzo #bebhotels #hotelcortina #consiglidiviaggio #consiglihotel #lucilladalpozzo #bedandbreakfast #passotrecroci #passotrecrocicortina ♬ Every Second – Mina Okabe